Gli acquedotti antichi sono il pilastro della storia e dell’architettura romana.
In effetti sono una delle prove più evidenti che gli antichi romani sono stati in grado di costruire grandi città e sono stati in grado di farle funzionare bene.
Far funzionare un acquedotto non è così facile, per farlo, due erano i modi:
-far scorrere l’acqua ad alta pressione nei tratti in discesa, ma ciò non fu possibile a causa del materiale dei tubi (piombo o argilla)
-rendere la corsa sempre in discesa (come facevano i romani), ma questo significa allungare l’opera molto più che se fosse dritta.
Se soggiornerai al Martini Bed, avrai il privilegio di trovarti in un’area archeologica di incomparabile bellezza e ricchezza, il Parco Regionale dell’Appia Antica, attraversato da sette antichi acquedotti:
l’acquedotto Claudio, i resti dell’Acquedotto Anio Novus, alcuni archi dell’acquedotto Marcio che sosteneva anche l’Aqua Tepula e l’Aqua Iulia sopra il suo condotto, l’acquedotto Anio Vetus che è sotterraneo e infine l’acquedotto Antoniano.
Questi erano anche i principali acquedotti della città, che fornivano il 74% dell’acqua che veniva portata ogni giorno.
L’acquedotto Felice, che riuscì a riportare l’acqua a Roma dopo quasi 1000 anni, ancora funzionante e ben conservato, fu edificato sui resti dell’Acquedotto Marcio dal papa Sisto V (Felice Peretti) nel 1585.
Il condotto, che superava la Tuscolana scorrendo sulla cosiddetta Porta Furba (monumento realizzato per l’Acquedotto Felice) entrava a Roma alla Porta Tiburtina (poi detta “Porta San Lorenzo”) passando sopra l’Arco di Sisto V e terminava nella molto critica e discussa Fontana di Mosè, oggi visibile in Piazza San Bernardo (vicino alla fermata della metropolitana Repubblica).
La parte settentrionale del Parco regionale dell’Appia Antica confina con il Tuscolano dove il Parco degli Acquedotti (noto come San Policarpo dai locali) e il Parco di Tor Fiscale sono le aree verdi più belle e grandi della zona.
I 2 parchi tra via Appia Nuova e via Tuscolana sono collegati da uno stretto sentiero che esiste grazie ai Volontari Parco Acquedotti, un’associazione di volontari che si prende cura di questi meravigliosi parchi di Roma.
I 2 parchi sono facilmente raggiungibili dalle fermate della metropolitana Porta Furba, Numidio Quadrato, Lucio Sestio, Giulio Agricola e Subaugusta.
L’itinerario sottostante ti mostra come raggiungere il Parco di Tor Fiscale e il Parco degli Acquedotti dal Martini Bed, a soli 100 metri dalla fermata della metropolitana di Porta Furba Quadraro. L’itinerario termina alla fermata della metropolitana di Giulio Agricola. Le attrazioni più importanti dei 2 parchi sono indicate e illustrate brevemente.
E ‘possibile visitare il parco anche in bicicletta, consigliamo di noleggiare una bicicletta presso Gazebike, hanno 3 punti noleggio uno a Tor Fiscale, uno presso l’area giochi del Parco degli Acquedotti e l’ultimo in via Cincinnato a pochi passi dalla fermata della metropolitana Martini Bed e Porta Furba.
Lunghezza: 7/8 km